Il settore extralberghiero italiano sta vivendo una profonda trasformazione grazie alle tecnologie digitali per il self check-in e il check-in online. Tuttavia, il quadro normativo è stato recentemente scosso da una sentenza del TAR del Lazio che potrebbe cambiare radicalmente le regole del gioco.
La sentenza del TAR del Lazio: un punto di svolta per il self check-in
Il 27 maggio 2025, il TAR del Lazio ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno che fino a quel momento disciplinava – vietandole – le modalità con cui poteva avvenire il riconoscimento da remoto degli ospiti negli affitti brevi e nelle strutture ricettive. In sintesi, la circolare rendeva non legittime tutte le forme di check-in a distanza.
Il TAR ha stabilito che una circolare non può sostituirsi a una norma di rango legislativo o regolamentare, soprattutto in materia di sicurezza pubblica e identificazione personale. La decisione ha quindi aperto un vuoto normativo che il Viminale potrebbe ora colmare solo attraverso:
- Un nuovo decreto ministeriale;
- Oppure un intervento legislativo o regolamentare, potenzialmente anche con un ricorso al Consiglio di Stato, per ridefinire il perimetro legale del riconoscimento da remoto.
Verso una regolamentazione con sistemi certificati?
La prospettiva più concreta è che il Ministero dell’Interno, per garantire la sicurezza e allo stesso tempo non bloccare l’innovazione, si orienti verso una regolamentazione che ammetta sistemi di riconoscimento certificati, ad esempio:
- Tecnologie con riconoscimento biometrico certificato;
- Piattaforme riconosciute che garantiscano elevati standard di sicurezza e che rispettino le linee guida per l’invio e la conservazione dei dati dell’ospite.
In questo modo si creerebbe un ecosistema controllato ma funzionale, che permette al settore extralberghiero di continuare a offrire esperienze fluide e digitali, senza compromettere la sicurezza.
Ok Home: un sistema pronto al cambiamento normativo
In un momento così delicato, Ok Home si distingue come una delle soluzioni più lungimiranti del mercato. È un sistema integrato che non solo automatizza tutto il processo di check-in e apertura della porta, ma lo fa già tenendo conto delle normative vigenti e di quelle future.
Cosa rende Ok Home conforme e competitivo?
- Verifica dell’identità avanzata, con moduli di riconoscimento dell’identità tramite selfie o sistemi biometrici
- Integrazione con Alloggiati Web, per l’invio automatico e puntuale dei dati alla Questura;
- Modulo per la firma digitale del contratto;
- Archiviazione dei dati conforme alle normative GDPR.
Grazie alla sua flessibilità e alla capacità di aggiornarsi, Ok Home rappresenta un partner affidabile anche per i gestori più esigenti, offrendo tranquillità legale e un’esperienza d’uso moderna.
Conclusione
La sentenza del TAR del Lazio rappresenta una spinta verso una regolamentazione più chiara e sicura. Il futuro del self check-in in Italia sarà certamente più regolamentato, ma anche più professionale. I sistemi “artigianali” o non certificati saranno sempre meno tollerati, mentre soluzioni solide e trasparenti come Ok Home guideranno la transizione verso un’ospitalità più evoluta, legale e digitale.
In un’Italia che punta alla qualità dell’accoglienza, anche la tecnologia deve essere affidabile, certificata e interoperabile. E chi saprà muoversi per tempo in questa direzione avrà un vantaggio competitivo duraturo.
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